Il foyer di Streghe

Il foyer di Streghe

Sinossi

...uno spettacolo prima dello spettacolo.... Nel foyer del teatro Furio Camillo giochiamo a credere, che in ogni donna possano esserci i segni di una predisposizione, delle caratteristiche che, combinate con la loro storia, possano trasformarle in streghe. C’è una strega in ogni donna ? Forse no. Solo alcune donne lo sono, ma perché venga fuori il loro lato da Janara bisogna che capiti l’occasione. Le altre, come le streghe, sono donne che per sorte diventano tali. Sorte però qui va inteso nel suo significato più completo ed ampio, dunque non è solo il caso che determina gli eventi, ma è la combinazione tra il carattere e la personalità di una donna e quello che le capita di vivere. Ecco che nel foyer del teatro il pubblico femminile verrà accolto da una pattuglia di cartomanti, veggenti, scopritori di doti stregoneschi, più o meno seri, più o meno cialtroni, più o meno attendibili. Chi usa le carte, chi piccole ordalie, le rune, chi bacchette rabdomanti che cercano l’acqua profonda che scorre sotto l’anima della strega. Scopri la strega che è in te, se c’è … naturalmente. Hanno banchetti e assistenti, invitano le donne a sottoporsi alle prove, sfidano gli uomini a scoprire se la donna che hanno sottobraccio, è una criptostrega. Si fanno anche concorrenza, ciascuno di loro asserisce di essere il vero e unico scopritore di lati stregoneschi. Inquieto cerca conforto un uomo che giura d’essere il marito di una janara, la strega che nella credenza popolare beneventana ungendosi il corpo con un magico unguento prendeva il volo per raggiungere il famoso noce attorno al quale si svolgeva il sabba. Tra i banchi e la gente, sola e coperta da un manto stracciato che ne cela anche il viso si aggira una figura che si muove lenta, scrutando le donne da sotto il cappuccio. Ogni tanto ne individua una, e l’accosta parlando una lingua che si comprende solo a tratti.

 

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